giovedì 10 settembre 2009

Quando persi la verginita'...

10 settembre 1999, venerdi'.

Era un po' che chattavamo, un paio di mesi circa. Io avevo appena finito la maturita'. All'epoca ero fidanzato, con una ragazza, la prima e unica storia seria con una persona di sesso opposto. Ma alla storia con lei ci credevo ben poco.

Che cosa cercavo in chat? Si', mi era ben chiaro: volevo perdere la verginita'. Volevo perdermi tra le braccia di un uomo, per la prima volta. No, non avevo mai sognato una cosa romantica. Il sesso e il romanticismo nella mia mente sono due cose distinte. Il sesso e' istinto, brutalita'. Certo, le due cose possono (e spesso lo fanno) convivere. Ma possono ben esistere anche l'una senza l'altra.

Lui mi contatta, sembra un tipo interessante. Ha un bel po' di anni piu' di me. Io appena diciottenne. Lui 44. Ma non mi sconvolge, ho sempre ritenuto affascinanti gli uomini piu' grandi di me. E c'e' molto di lui che mi attira... e chiacchierata dopo chiacchierata, pian piano lo scopro. Vive lontano da me, e' in Veneto. Ma non mi sembra un ostacolo. Nei miei progetti c'e' proprio quello di trasferirmi li' per l'universita'.

Un giorno, chattando, mi confessa la sua vera professione: e' un Prete.

Sbam. Chiudo la finestra. Non posso proprio continuare. Ma come?! Io, il bravo educando di ferventi principi cattolici, come potrei mai pensare di andare a letto con un pastore del Signore?! No, non ci riuscirei.

Lui cerca di contattarmi, mi scrive un po' di mail. Preferisco non rispondergli. Ma nello stesso tempo inizio a elaborare, e a meditare: chi sono io per giudicare? E' un uomo anche lui... e io che problema dovrei avere? In fondo, se non ha problemi di coscienza lui, perche' dovrei averli io? Cui prodest?

OK. Lo ricontatto. Titubante all'inizio, ma poi sempre piu' deciso: sara' lui a scoprirmi per la prima volta.

Dalla mia cittadina del sud, mi sposto a Padova, per sostenere gli esami di accesso all'universita'. E proprio quello stesso giorno, esattamente 10 anni fa, quel venerdi' 10 settembre, in serata, lo raggiungo dove vive, a una cinquantina di chilometri di distanza.

E' un incontro intenso. E' strano, ma eccitante. Facciamo sesso nella canonica. Piu' volte.

Non dormiamo insieme. E la mattina dopo, vado via.

Non l'ho piu' sentito da allora. Ma la prima volta non si scorda...

11 commenti:

  1. interessante :)

    la mia prima volta e' stata una cosa di cuore e non di sesso ma in comune con la tua ha il fatto che questa persona anni a dietro e' stato seminarista e reso contosi dei suoi impulsi ha lasciato.

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  2. Mi piace molto come hai scritto il post, con uno stile duro, a tratti freddo e tagliente ma allo stesso tempo velato di una passione fatta di carne e sangue, corporea, materica.
    E' un guardarsi indietro senza rimpianti e giudizi, osservando il punto da cui sei partito per percorrere una nuova strada della tua vita.

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  3. Anche a me piace molto il modo in cui l'hai scritto ed il modo in cui probabilmente l'hai vissuto: pienamente, senza rimpianti, fino in fondo.
    Sei una bella persona, tosta. Mi piace!

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  4. Uh Signur (per rimanere in tema...)! ;-)

    Dopo un mese sei risorto (sempre per il tema...)?! Stai forse tralasciando il blog?! Eh?! Eh?

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  5. uha...sei sempre er mejo caro gioooooooos

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  6. Il modo di raccontare testimonia un'equilibrata rielaborazione della tua prima volta. Già eri pronto allora per quel momento.Sul fatto che lui fosse un prete, come giustamente hai concluso, non riguardava te, semmai era (è) problema suo. A nessuno compete il giudizio...

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  7. ma come mi garba questa prima volta.
    valeriascrive

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  8. oh santa madonna martire! sai che quando anche io chattavo ho conosciuto un prete che nn distava molto da me...ma l'ho subito fanculizzato! ohsanto zio!

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  9. Wow !!!!! Intrigante !!!!! Bravo gios !!!

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  10. Il sesso è brutalità? Oh Mamma mia... povero prete. rabbrividisco. Bella storia comunque!

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