giovedì 9 aprile 2009

Senza fiato

Miss Kappa, ovvero Anna. Una blogger de L'Aquila, ci aggiorna con passione sul suo blog su quanto sta accadendo nella sua amata citta'.

Il 31 marzo, in un suo post, aveva detto di essere preoccupata, dopo tre mesi e trecento scosse.

E il 7 aprile, il giorno dopo il terremoto, scrive un post toccante, secondo me piu' forte delle tante parole che i media ci stanno versando addosso. Penso sia giusto condividerlo.

L'Aquila non c'è più
Eccomi qui. Gli ultimi post sono stati scritti non di mio pugno. Era la mia amica Chiara che scriveva da Bologna. Questa sono io. La situazione è tragica. Inenarrabile. Io e la mia famiglia abbiamo perso tutto: case, lavoro, vita passata, radici. TUTTO. Ma quello che vorrei urlaste al posto mio è la rabbia di essere stati lasciati soli. Noi Abruzzesi siamo stati mandati a morte scientemente. Erano mesi e mesi di scosse, e nessuno ne ha mai parlato. Nessun giornale, nessun TG. NESSUNO. NESSUNO.NESSUNO. Nessun piano di emergenza era stato approntato. Siamo stati mandati a morte. Avrebbero dovuto farci evacuare. Il terremoto del 700 ha avuto la stessa casistica, gli stessi tempi. Identico. E loro ci rassicuravano. Parlano di 200 morti. Bugia. Al momento sono mille. E non è finita. E gli sfollati sono 60mila.Denuncio quell'imbelle del sindaco Cialente. La presidente della provincia Stefania Pezzopane. Tutte le autorità. L'Aquila non è. Fu. E noi tutti con lei. Si entra in città e non si hanno più punti di riferimento. Mio marito è entrato stamani. E' tornato al campo sfollati. Non connetteva. Non sapeva più neanche il suo nome. Sono lucida. Le cose che vi dico sono verità. A presto.
Anna

1 commento:

  1. Ci si viene da chiedere se fosse successo qui da noi...
    Maggese

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