Visualizzazione post con etichetta regime. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta regime. Mostra tutti i post

giovedì 11 febbraio 2010

Povera Italia!


Le intercettazioni parlano chiaro:

"Alla Ferratella occupati di sta roba del terremoto perché qui bisogna partire in quarta subito, non è che c'è un terremoto al giorno""Lo so", e ride "Per carità, poveracci" "Va buò" "Io stamattina ridevo alle tre e mezzo dentro al letto" (qui)

Sgomento? Schifo? Ribrezzo?

Per me sono solo l'ennesima conferma di che razza di gente ci troviamo sulla testa in Italia...

Meno male che sono lontano... altrimenti altro che accessi di bile...

Besossss

sabato 19 dicembre 2009

Si scambiano i trucchi?!

Benedetto XVI sta ricevendo in questi minuti il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Gianni Letta, accompagnato dalla famiglia.

Tanto care loro... che dite? Si scambieranno consigli su come addobbare al meglio la casa per le feste... o si scambieranno i trucchi?!

martedì 8 dicembre 2009

Lettera a Napolitano di Halfblood

Leggo, sottoscrivo e copio:

Caro Napolitano,

stamane leggevo su uno di quei giornali free-press che è facile trovare nelle metro italiane, un suo appello ai giovani di questa Nazione: “non lasciate il Paese! Rimanete in Italia ed evitiamo la fuga di cervelli!”

Bene! Mi son detto che queste erano proprio belle parole! Un incoraggiamento ci voleva per noi giovani italiani, ma al contempo mi sono posto una semplice domanda: come pensa Napolitano di riuscire a far si che questo accada?

Signor Capo dello Stato, mi rivolgo a lei in qualità di Cittadino Italiano (fiero di essere Italiano e soprattuto Napoletano), ma anche in qualità di Laureato, di studente che sta per prendere una specializzazione ed ha intenzione di mettere a disposizione delle Università Italiane ( e quindi dei futuri studenti) le sue qualità e conoscenze, e anche in qualità di persona omosessuale.

Cercherò di essere quanto più breve possibile perché adoro parlare in modo diretto e veloce, e con Lei, sig. Napolitano sento di poter parlare come ad un Nonno (persona a me molto cara ma che non ho più da qualche anno) perché con il suo viso è capace di rassicurarmi.

Lei chiede alla mia generazione di non andar via dall’Italia; di non “esportare” i nostri cervelli e di metterli invece a disposizione della nostra Nazione sgangherata; ci chiede così di continuare a credere in un futuro sul cui sfondo sventoli il tricolore….questo simbolo che molti politici usano solo, e troppo spesso, per aprire bocca inutilmente.

Le parlo da persona che ha molto viaggiato, che ha visto il mondo molto prima di farsi una propria idea politica; che ha provato sensazioni diverse e vissuto situazioni che lo hanno maturato. Ho passato un po di tempo in Irlanda del Sud – sappiamo bene che anche lì sono tutti fortemente cattolici e che non è proprio il Paese di cui tutti parlano come progetto di vita – ma Le posso assicurare che in Irlanda si vive molto meglio di qui. La vita sarà anche più cara, ma almeno chi va avanti ci va non per calci in culo, ma per meritocrazia e addirittura le unioni tra persone dello stesso sesso sono legalmente riconosciute e TUTELATE!

Dal mio canto io voglio rimanere qui in Italia, si vive bene, ci sono nato, ho i miei amici, la mia famiglia…la mia vita è qui, ma spieghi a me e alla mia generazione come fare! Sono serio, ci dia lei delle risposte concrete e degli aiuti ancor più concreti!

Come possiamo fidarci di una Nazione dove la Ministra dell’Istruzione è un’emerita imbecille che non capisce nulla di scuola e che è lì al suo posto solo grazie ad altri doti che non sto qui a decantare?

Come possiamo fidarci di una Nazione dove la Ministra delle Pari Opportunità non fa nulla di concreto per la popolazione LGBT italiana, e anzi quasi la spinge al ghetto, e che anche lei è li per doti che non cito?

Come possiamo rimanere in una nazione dove la Chiesa ha il sopravvento su tutto?! Dove ogni giorno assistiamo alla fiera della falsità?

Come possiamo, e le parlo da un punto di vista molto personale, rimanere in un Paese dove io cittadino omosessuale REGOLARE, che paga le tasse e rispetta le istituzioni, non posso vedermi riconoscere il diritto di unione civile con il mio ragazzo col quale convivo e che amo? Signor Presidente, la situazione per gli omosessuali in Italia (maschi e femmine) che decidono di condividere seriamente e PER AMORE la vita con un altra persona del proprio sesso, è disastrosa! Che vecchiaia ci aspetta? Da soli? Che vita ci aspetta? Nessuno di noi avrà il diritto di successione dopo la morte del proprio compagno o della propria compagna anche dopo una vita di stenti e di lavoro insieme! Allora che ne direbbe se, visto che non ci vengono riconosciuti tali diritti, noi popolo LGBT ci astenessimo dal pagare le tasse a questo Paese?

Come possiamo rimanere in un Paese dove la più alta carica dello Stato è una persona senza scrupoli che pensa solo alle proprie apparenze e ai suoi rendiconto e che per lo più è da sempre immischiato con la malavita organizzata italiana?

Ma soprattutto, mio Presidente, come possiamo credere di avere un futuro felice anche qui se per entrare ad insegnare, per fare un dottorato di ricerca, ottenre un per un posto di lavoro sicuro e stabile, per una ricerca nel campo delle scienze in generale, nel mondo Universitario, quello dell’istruzione e della ricerca in Italia bisogna avere un santo che ti faccia entrare o se ci si entra si viene retribuiti con un salario che non garantisce NEMMENO il più basilare sostentamento per arrivare a fine mese (e parlo di persone single senza famiglia a carico…si immagini per chi ha famiglia!) o addirittura si lavora solo ed unicamente per la gloria che nemmeno ti vien data?

Con tali parole, io non so cosa farò nel mio futuro! Di certo è che mi impegnerò a cercare OVUNQUE nel mondo un posto di lavoro che possa aiutarmi a mantenermi economicamente da solo senza gravare ancora sulla mia famiglia che tanto si è rotta la schiena per questo Stato che non le ha dato nulla (mia madre grazie alla riforma Gelmini si vedrà cambiare materia di insegnamento),e soprattutto per avere una condizione di vita migliore con il mio compagno. Ora, se tutto questo potrà essere in Italia – e per far sì che avvenga, io continuerò a lottare – bene, ma se sarà fuori dai confini nazionali della mia Patria…allora un pò mi dispiacerà.

Sicuro in una Sua lettura e se vorrà riposta, Le porgo i miei più cordiali omaggi.

-Halfblood- un Italiano dispiaciuto per la propria Nazione.


-Gios81- un Italiano dispiaciuto per la propria Nazione

martedì 14 luglio 2009

OGGI SCIOPERO

sabato 4 luglio 2009

Bavaglio!


Alessandro Gilioli, giornalista e scrittore, ha proposto per il 14 luglio prossimo una giornata di silenzio dei blogger, per protestare insieme ai giornalisti contro la legge sulle intercettazioni.

Qui la proposta.

Io aderiro', e voi?

mercoledì 1 luglio 2009

Portaiella!


Io l'ho sempre pensato... ora qualcuno giustamente lo ha teorizzato...

Fabrizio d'Esposito per "Il Riformista"

Il problema esiste ed è questo: il rapporto tra Silvio Berlusconi e la sfiga, con la esse iniziale. Un delicato argomento che il saggista e giornalista Edmondo Berselli nell'ottobre dello scorso anno, ben prima del tremendo terremoto abruzzese e della tragedia di ieri a Viareggio, aveva provato a liquidare così: «Sono almeno dieci anni che ciclicamente ritorna la questione della sfortuna di Berlusconi. È un argomento che ho sentito usare anche dagli estremisti di sinistra, che quando non hanno saputo più cosa dire se la sono cavata così: "Il Cavaliere porta sfiga"».

Forse il nodo della questione investe l'ottimismo che da sempre costella la narrazione berlusconiana ma che spesso, troppo spesso, impatta con la fatalità mondana, cioè del mondo. Del resto basta analizzare la surreale reazione, a tratti grottesca, che ieri ha avuto il premier. La portata del disastro di Viareggio lo ha colto mentre era a Napoli per l'assemblea annuale degli industriali locali, dove è stato pure accolto da fischi e contestazioni.

Da un lato, il Cavaliere, ha ostentato la solita sicurezza già manifestata sulle macerie dell'Aquila: «Dopo vado a Viareggio a prendere in mano la situazione». Dall'altro ha tentato di ritardare quel «dopo» a più non posso, quasi una sorta di rifiuto mentale di fronte alla tragedia. Berlusconi, infatti, è rimasto per tre ore abbondanti a Napoli, al chiuso del teatro San Carlo, a intrattenere la platea con il suo vasto repertorio di gag.

Dalle undici alle quattordici, quando poi è ripartito, ha riservato una battuta scherzosa a ognuno dei venticinque vincitori del premio "Napoletani eccellenti nel mondo". Ecco qualche esempio. All'amministratore delegato di Bulgari, Francesco Trapani: «Vedendo i vostri gioielli mi è venuto un dubbio e mi sono chiesto: ma lei cosa regala alle sue fidanzate?».

A Vincenzo Onorato, l'armatore di "Mascalzone Latino": «Perché questo nome?». Onorato risponde: «È una bella canzone di Pino Daniele, esprime tutta la nostra napoletanità». Berlusconi: «Se dovesse farsi una prossima barca, le suggerisco il nome di "Gentiluomo Latino", forse così si farebbe più promozione».

L'ultimo premiato è stato lui, in quanto autore di canzoni napoletane insieme con il noto Mariano Apicella, menestrello delle notti di Palazzo Grazioli e Villa Certosa. Ironia della sorte il riconoscimento è andato al testo di "Ammore senza ammore". "Amore senza amore". Durante la premiazione, a un primario esperto di oculistica, ha chiesto: «Ho un po' di stanchezza agli occhi dopo le due di notte, che mi consiglia?».

Riprendiamo il filo della sfiga. Storicamente, la congiuntura negativa del Cavaliere è soprattutto legata alle sue ultime due vittorie, nel 2001 e nel 2008. Otto anni fa il suo governo che doveva fare sfracelli e in particolare tagliare le tasse («Un impegno preciso: meno tasse per tutti») fece i conti da subito con una tragedia planetaria: l'attentato alle Torri Gemelle, a New York. All'indomani del trionfo dell'aprile del 2008, c'è stato invece il crollo catastrofico di Wall Street. Le mura domestiche sono state poi funestate dal terremoto dell'Abruzzo e dalla tragedia ferroviaria di ieri.

Da tempo, queste coincidenze tra il berlusconismo e la sfortuna sono oggetto di culto su Internet. Addirittura, dopo il 2001, iniziò a circolare una catena di dodici punti ufficiali intitolata: «Berlusconi porta sfiga?». Al premier vennero addossate responsabilità globali. A parte recessione e Torri Gemelle, si citavano il sanguinoso G8 di Genova, un incidente aereo a Linate, un tornado ad Arcore, l'eliminazione dai mondiali del 2002, la crisi del turismo italiano, gli sbarchi degli immigrati, i problemi della Fiat, l'eruzione dell'Etna e il ponte sullo stretto, il terrorismo in Russia, finanche la guerra tra israeliani e palestinesi.

Attenzione, però, a dare patenti pericolose. Come avvertì meno di un anno fa l'esperto Riccardo Villari, già presidente della Vigilanza: «Questa è una materia seria e bisogna stare attenti a considerare qualcuno un portatore di negatività. In ogni caso, che qualcosa aleggi attorno al premier c'è. Ed è per questo che gli consiglio di tenere un amuleto in tasca». Già, la «materia è seria». Come a dire la questione esiste.

venerdì 12 giugno 2009

Italietta


Secondo me Napolitano pensava proprio quello il 2 giugno scorso... via Dagospia


No comment. via iltratto

martedì 12 maggio 2009

Silvio tale e quale

Devo scappare in edicola, non posso mica perdermi il primo fascicolo di questo sensazionale racconto della vita del premier! In omaggio con Libero ogni giorno un nuovo capitolo di questa straordinaria vita, fino alla vigilia delle elezioni!

Meno male che Silvio c'e'!

lunedì 11 maggio 2009

Beatrice Borromeo dixit...

Purtroppo non vedremo mai (temo) come siano andate realmente le cose... e l'Italia si dimostra ancora una volta regina delle censure! Pero' magari qualcuno dei miei followers era tra il pubblico alla registrazione dell'intervista incriminata a L'era glaciale... come sono andati davvero i fatti? Attendiamo un dettagliato resoconto...